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Tipi di vetro per cornici
Qual è il vetro giusto per me e la mia foto?

Qual è il vetro giusto per il mio quadro?

Vuoi incorniciare una fotografia o un disegno ma sei indeciso sul tipo di vetro adatto per il tuo quadro? Per quanto riguarda effetto finale, qualità e caratteristiche di conservazione, le differenze che presentano i vetri per quadri sono tante, così come i prezzi che potresti pagare. Vale la pena di investire in una cornice con vetro museale oppure è sufficiente un vetro standard? In questo articolo vogliamo rispondere a questa e ad altre domande sull’argomento, così potrai scegliere il vetro giusto per il tuo quadro.

1. Perché si utilizza il vetro nelle cornici?

Il vetro molato protegge da eventuali lesioni

Il vetro svolge una funzione speciale all’interno di una cornice. Separa dall’ambiente circostante l’oggetto da incorniciare isolandolo dalle persone che lo osservano. Nella migliore delle ipotesi protegge l’oggetto/il quadro dai danni e dagli agenti fisici e chimici presenti nell’ambiente, ad esempio da urti, umidità, insetti e sporco; allo stesso tempo consente di osservare chiaramente l’opera artistica senza alterare l’autenticità dei colori. Inoltre, in assenza della pressione esercitata dal vetro sull’intera superficie del pannello posteriore, foto, stampe e disegni non potrebbero rimanere fissati all’interno della cornice. La larghezza della battuta del profilo che racchiude nella cornice vetro, quadro e pannello posteriore misura circa 0,5-0,7 cm lungo tutto il perimetro.

I dipinti acrilici o ad olio su tela montata sopra un telaio o su pannelli di legno oppure i quadri moderni su alluminio Dibond, invece, non hanno bisogno di vetro poiché mantengono bene la loro forma (stabilità dimensionale) e la loro superficie è già abbastanza protetta. In questo caso è sufficiente una cornice vuota, senza vetro e senza pannello posteriore. A questo proposito, però, fanno eccezione i musei poiché in tal caso si tratta di opere artistiche preziose e antiche che devono essere protette soprattutto dal contatto e da eventuali danni ad opera dei visitatori.

Oltre a proteggere dallo sporco e dai danni, i vetri di alta qualità specifici per quadri svolgono anche altre funzioni: proteggono dai raggi UV che causano lo scolorimento del quadro nel corso del tempo, il danno più grande che ci sia per un oggetto. Inoltre, questi vetri di alta qualità riducono i fastidiosi riverberi dovuti alle fonti luminose. Per i quadri di grandi dimensioni e negli ambienti destinati al pubblico si utilizzano i vetri acrilici, leggeri e infrangibili.

2. Vetro standard

Nella maggior parte delle cornici di norma si trova il cosiddetto vetro standard. Con questo termine si intende un vetro comune che viene impiegato non solo per uso quotidiano, ad es. per finestre, specchi e arredi, ma anche in ambito artistico e architettonico.

Il vetro standard è conosciuto con diversi termini. Poiché rimanda molti riflessi viene definito anche vetro lucido. Oppure è noto come vetro per finestre o con il termine tecnico di vetro float.

Il normale vetro per cornici ha uno spessore standard di 2 mm ed è la soluzione adatta per incorniciare un quadro senza particolari pretese in termini di protezione UV, resistenza alla rottura e resa cromatica fedele all’originale. Tuttavia, questo tipo di vetro presenta un peso specifico elevato (circa 5 kg al m²) e quindi appesantisce molto soprattutto le cornici di grandi dimensioni. Perciò, per cornici di dimensioni generose consigliamo i vetri acrilici o quelli sintetici.

Vantaggi e svantaggi del vetro standard
Vantaggi Svantaggi
resistente ai graffi riflettente/lucido
economico scarsa protezione anti-UV, ca. 45%
resistente alla pulizia peso elevato per dimensioni più grandi
trasparenza elevata, 85-90% rischio di rottura
contorni e contrasti ben definiti  
resiste agli agenti atmosferici  
resistenza al calore  

2.1 Differenza tra vetro verde e vetro bianco

Vetro verde

Bordo tagliato del vetro verde

Gli esperti distinguono i vari tipi di vetro secondo la loro base. Per le cornici si utilizza principalmente il vetro float a base di vetro verde; grazie alla tensione superficiale che si crea nel processo produttivo in un bagno liquido, questo tipo di vetro acquisisce planarità ed è privo di distorsioni, quindi possiede una qualità ottica eccellente. Il vetro float ha una leggera colorazione verde che si può notare molto bene lungo il bordo del taglio. Questa colorazione appare più evidente se il vetro è più spesso ed è dovuta alla percentuale di ossido di ferro presente nel vetro. Purtroppo questa leggera sfumatura di verde altera anche i colori del quadro e soprattutto sulle superfici bianche questo fenomeno può risultare fastidioso.

Un suggerimento: per quadri che presentano in gran parte colori chiari raccomandiamo il vetro sintetico oppure il vetro museale. I vetri sintetici o acrilici non presentano la colorazione verde e i vetri museali in genere sono a base di vetro bianco.

Vetro bianco

Bordo tagliato del vetro bianco

Per rimediare a quest’inconveniente è disponibile il vetro bianco di alta qualità che prende questo nome dal suo processo di produzione che utilizza colori neutri. Rispetto al comune vetro standard, il vetro bianco contiene una percentuale ridotta di ossido di ferro e quindi produce un effetto bianco invece di verde. Il vetro bianco viene prodotto utilizzando una speciale sabbia di quarzo a ridotto contenuto di ossido di ferro.

Il vantaggio di questo vetro è che si presenta molto più incolore rispetto al vetro verde e non influisce sulla percezione dei colori del quadro – il bianco rimane bianco e anche la riproduzione degli altri colori resta fedele all’originale. Allo stato attuale il vetro bianco presenta un’alterazione minima dei colori.

2.2 Differenza tra vetro float e vetro per macchinari industriali

Al contrario del vetro per macchinari industriali, il vetro float e molto più pregiato e non presenta fastidiose irregolarità. Il termine “float” deriva dall’inglese (significa “galleggiare”) e fa riferimento al processo di produzione. Questo vetro viene infatti prodotto come vetro piano in un processo a scorrimento durante il quale il vetro allo stato viscoso portato a una temperatura di 1.100 °C viene continuamente colato in un bagno di stagno liquido all’interno di un nastro. Essendo più leggero, il vetro galleggia in questo bagno e si distende in maniera uniforme. Grazie alla tensione superficiale dello stagno, la superficie del vetro diventa molto liscia e omogenea, completamente priva di bolle d’aria o di altre imperfezioni. A questo punto il vetro che inizia a raffreddarsi viene prelevato dal bagno di stagno in un processo continuo e introdotto in una camera di raffreddamento che ne abbassa la temperatura. Poiché contiene ossido di ferro, il vetro assume una leggera colorazione tendente al verde. Tuttavia, oggi lo troviamo praticamente in tutte le applicazioni di uso quotidiano, quindi siamo abituati alla sua leggera sfumatura verde che non risulta affatto fastidiosa.

Una soluzione più economica potrebbe essere il vetro per macchinari industriali che viene laminato invece di essere sottoposto al processo di galleggiamento. In tal caso, però, viene penalizzato l’effetto ottico, poiché questo vetro presenta strutture non omogenee a forma di onde. Queste irregolarità si notano talvolta nei vecchi vetri per finestre. Fatta eccezione per le cornici importate dall’Estremo Oriente, il vetro float è già diventato un prodotto standard nel settore delle cornici.

3. Vetro antiriflesso

I vetri antiriflesso sono sempre molto richiesti poiché offrono una soluzione a basso costo per ridurre in modo significativo i riflessi sul quadro.

Questo tipo di vetri si addice molto bene alle immagini molto lucide oppure se il tuo quadro viene esposto a più fonti di luce intensa e desideri ridurre i fastidiosi riverberi che si creano. Questo vetro è consigliato anche per incorniciare testi che dovrebbero essere sempre ben leggibili, ad es. negli ambienti di lavoro.

La superficie del vetro antiriflesso viene sottoposta a uno speciale processo con acidi e presenta un lato con uno strato irruvidito ultrasottile. In questo modo, la superficie resa opaca e irregolare disperde la luce incidente e riduce i riflessi diretti. Riverberi e riflessi si disperdono e quindi diventano meno fastidiosi. Per questo la superficie del vetro ha un aspetto opaco e non sembra lucida, così potrai osservare il tuo quadro senza riflessi abbaglianti. Questo vetro, però, non elimina i riflessi al 100% e mantiene una quota di riflessi residui pari a meno dell’1%. I vetri antiriflesso con trattamento opacizzante sono disponibili anche come vetri acrilici per soluzioni leggere e infrangibili.

Il vetro antiriflesso è molto più opaco e meno lucido del vetro standard. Tuttavia, la superficie con trattamento opacizzante influisce leggermente sulla brillantezza dei colori del quadro. Sotto l’aspetto visivo, l’intensità dei colori viene penalizzata anche dal trattamento opacizzante del vetro. Inoltre, il vetro antiriflesso deve sempre essere posizionato vicinissimo all’immagine poiché aumentando la distanza tra vetro e quadro l’effetto di trasparenza risulta più offuscato e più opaco. Perciò un semplice vetro antiriflesso non è adatto per le cornici con listello distanziatore o con passepartout e quindi in questi casi non viene nemmeno proposto. La migliore alternativa per queste soluzioni sono i vetri sintetici o museali con trattamento antiriflesso che, pur essendo più costosi del vetro antiriflesso con trattamento opacizzante, presentano riflessi e riverberi in misura molto ridotta. Questi vetri assicurano una maggiore brillantezza dei colori rispetto al vetro antiriflesso con trattamento opacizzante e aggiungono anche una maggiore protezione anti-UV.

Un suggerimento: se proprio davanti al quadro sono presenti fonti di luce intensa, ad es. un faretto o una finestra di fronte molto esposta alla luce solare, è preferibile un vetro antiriflesso con trattamento opacizzante al posto del più pregiato vetro museale con funzione antiriflesso. Infatti, anche il vetro museale non è del tutto privo di riflessi, solo che questi sono molti di meno rispetto al vetro normale.
Vantaggi e svantaggi del vetro antiriflesso con trattamento opacizzante
Vantaggi Svantaggi
Senza fastidiosi riflessi negli ambienti molto esposti alla luce la superficie trattata potrebbe alterare colori e nitidezza
Nessun riverbero di luce diretto, nemmeno di fronte a fonti luminose rischio di rottura
Poco costoso Non adatto per passepartout e cornici con distanziatori
resistente ai graffi peso specifico elevato per dimensioni più grandi
Può essere utilizzato su entrambi i lati scarsa protezione anti-UV, ca. 45%

4. Vetri sintetici

Con il termine generico “vetro sintetico” si intendono i vetri realizzati con materie plastiche. Spesso le caratteristiche e i vantaggi dei vetri sintetici sono ancora sottovalutate e a volte si ritiene che si tratti di soluzioni di minor valore. Tuttavia, quest’idea non rende ragione a molti vetri sintetici, sebbene si tratti di una categoria di prodotti che presentano enormi differenze in termini di qualità. Partendo dal sottile polistirene di minor valore si arriva ai vetri acrilici molto pregiati e con caratteristiche di conservazione.

Tra i vetri sintetici maggiormente utilizzati per le cornici troviamo le lastre di polistirene e di vetro acrilico. Il polistirene e l’acrilico sono due materiali sintetici termoplastici che nel processo di indurimento acquisiscono una struttura trasparente e in parte cristallina. Le principali differenze tra questi due materiali sintetici, polistirene e acrilico, riguardano in particolare la protezione dai raggi UV, la resistenza agli agenti atmosferici e alle sostanze chimiche aggressive, la resistenza alla rottura e agli urti oppure la capacità di tollerare grandi sbalzi di temperatura.

Rispetto al vetro vero e proprio, il vetro sintetico presenta il vantaggio fondamentale di essere infrangibile. Se per caso il quadro si stacca dalla parete o se i bambini colpiscono la cornice con una palla, sarai contento di aver scelto una cornice con lastra di vetro sintetico. Per questo motivo il vetro sintetico a volte è obbligatorio nelle cornici da esporre in ambienti destinati al pubblico, in modo da ridurre al minimo il rischio di lesioni. Inoltre, se per caso il vetro si rompe, frammenti e schegge raramente danneggiano il quadro.

Grazie al vetro sintetico si evitano anche gli inutili danni da trasporto durante la spedizione delle cornici, poiché aumentando le dimensioni aumenta anche il rischio di rottura del vetro. Molto spesso, quindi, le cornici di grandi dimensioni proposte online prevedono soltanto l’opzione con vetro sintetico, infrangibile e leggero.

Il peso del vetro sintetico, molto ridotto rispetto al vetro vero e proprio, è un altro vantaggio di questo prodotto, soprattutto per le cornici di grandi dimensioni. Nel formato DIN A0, per esempio, solo la lastra di vetro pesa circa 5 kg. Le cornici di grande formato con vero vetro, quindi, sono poco maneggevoli e abbastanza pesanti. Perciò, anche quando vengono fissate alla parete è necessario bloccarle e assicurarle molto bene, per evitare che si stacchino inavvertitamente e, nel peggiore dei casi, qualcuno si ferisca. Anche per questo motivo, negli ambienti destinati al pubblico e negli asili nido si preferisce utilizzare il vetro sintetico leggero e infrangibile.

4.1 Polistirene

Il polistirene è un polimero termoplastico amorfo che viene ricavato dalla polimerizzazione dello stirene. Si tratta di uno dei primi materiali sintetici in ordine di tempo, prodotto per la prima volta nel diciannovesimo secolo. La maggior parte delle persone conoscerà questo materiale sotto un’altra forma, il noto Styropor. Tuttavia, il polistirene è anche noto comunemente come vetro per il fai da te poiché può essere lavorato facilmente e si presta senza problemi ad essere verniciato, incollato, stampato e punzonato.

In questi anni anche molte aziende che producono cornici utilizzano il polistirene come semplice soluzione per il vetro, poiché se in buone condizioni è un vetro sintetico robusto e affidabile. Tuttavia, le semplici lastre di polistirene non sono resistenti ai raggi UV e tendono a ingiallire per effetto dei raggi del sole. Il fenomeno dell’ingiallimento si presenta già nei primi anni, soprattutto nelle lastre di scarso valore. Anche in questo caso, però, c’è la tendenza a migliorare il prodotto. Grazie a nuovi processi produttivi, i vetri sintetici realizzati con polistirene vengono costantemente perfezionati e sono già disponibili in versioni più pregiate con speciali rivestimenti.

Per l’incorniciatura conservativa con vetro sintetico ti consigliamo di utilizzare anche il vetro acrilico.

4.2 Vetro acrilico

Perché il vetro acrilico è migliore del polistirene? Rispetto al polistirene i vetri acrilici presentano un legame intermolecolare più forte e quindi una buona stabilità dimensionale. Si tratta di una differenza significativa, soprattutto per i formati più grandi. Inoltre, i vetri acrilici resistono a quasi tutti i solventi e alla pressione meccanica e sono in gran parte refrattari agli agenti atmosferici, ad es. umidità, rapidi sbalzi di temperatura dovuti al clima e luce ultravioletta.

Grazie alla loro trasparenza i vetri acrilici possiedono un’altissima capacità di trasmissione della luce e quindi consentono di vedere contorni e colori fedeli all’originale. Le lastre di vetro acrilico sono prodotte secondo uno standard di alto livello in Europa, perciò l’ingiallimento delle lastre viene considerato piuttosto di minore importanza.

Il vetro acrilico, poi, può essere lavorato facilmente ed essere abbinato in legami chimici con altri materiali sintetici per creare composti duraturi privi di punti deboli. Per esempio, i vetri acrilici possono essere prodotti anche con funzione antiriflesso mediante interferenza ottica e sono simili ai vetri museali per quanto riguarda il rapporto qualità-prezzo.

Un altro vantaggio importante del vetro acrilico è la protezione molto elevata dai raggi UV (a partire dal 90%). In questo modo, il quadro è ben protetto dallo scolorimento anche in caso di luce solare intensa.

Un suggerimento: se possibile, dovresti sempre evitare di esporre i quadri alla luce solare diretta, poiché i colori e la carta potrebbero rovinarsi. Persino i migliori vetri con protezione anti-UV non possono proteggere completamente il tuo quadro dai fotoni ad alta energia del sole, perciò i musei espongono i loro quadri quasi sempre in ambienti in penombra, illuminati con luce artificiale. Per maggiori informazioni vedi » Protezione anti-UV nel vetro per quadri

Nel complesso, i vetri acrilici offrono la brillantezza dei colori dei vetri museali associata ai vantaggi del vetro sintetico e quindi sono una soluzione alternativa di migliore qualità rispetto al vetro float.

I vetri acrilici più noti sono quelli del marchio Plexiglas®. Molte persone, infatti, utilizzano il termine Plexiglas® come sinonimo di vetro acrilico. Una piccola regola da ricordare: non tutti i vetri acrilici sono Plexiglas®, ma tutti i vetri Plexiglas® sono acrilici.

I vetri acrilici sono disponibili anche in versione antiriflesso. Il vetro acrilico del marchio Mira presenta un lato con trattamento opacizzante e un lato riflettente, così può essere utilizzato anche come vetro antiriflesso posizionando verso l’alto il lato con trattamento opacizzante.

Svantaggi dei vetri di polistirene e acrilici

Purtroppo anche i vetri sintetici presentano due punti deboli: i vetri sintetici sono molto sensibili ai graffi, per questo escono dalla fabbrica con una sottile pellicola protettiva su entrambi i lati e questa protezione rimane anche durante il taglio del vetro. Perciò, se ordini una cornice con vetro sintetico, prima di tutto dovrai rimuovere la pellicola protettiva presente sui due lati del vetro. Eventuali graffi e striature interessano soltanto questa pellicola protettiva a volte difficilmente riconoscibile e raramente raggiungono il vetro.

Un suggerimento:se il vetro sintetico presenta graffi poco profondi nonostante la protezione, per rimuoverli si può applicare una speciale pasta per lucidare e subito dopo si procede con la lucidatura. Quando pulisci questo tipo di vetri, quindi, fai attenzione e utilizza sempre un panno morbido e prodotti detergenti sicuri.

Un altro svantaggio di questi vetri è la carica elettrostatica che attira la polvere e le particelle sottili. Per i disegni a carboncino, i lavori a pastello o gli schizzi a matita è meglio non utilizzare il vetro acrilico poiché la carica elettrostatica potrebbe attirare sul vetro le particelle di colore staccandole dal quadro.

Vantaggi e svantaggi dei vetri sintetici
Vantaggi Svantaggi
buona protezione anti-UV sensibili ai graffi e quindi difficili da pulire
peso ridotto i vetri sintetici sottili si incurvano creando fastidiosi riflessi
infrangibili i vetri acrilici di qualità sono costosi
colori molto brillanti grazie alla trasparenza cariche elettrostatiche
disponibili antiriflesso

Vetro museale

Il vetro museale è un vetro di alta qualità che può essere utilizzato per i quadri anche in ambito privato. Questa definizione si è largamente diffusa poiché al termine “museo” in genere si collega l’idea di standard elevati in termini di qualità e di conservazione. Si tratta, infatti, di un vetro per quadri con funzione antiriflesso mediante interferenza ottica, proposto con diversi livelli di protezione anti-UV. La prima distinzione da fare è tra vetro sintetico o vero vetro e tra base di vetro bianco o vetro float.

Con un vetro museale puoi ridurre al minimo (circa 1%) i fastidiosi riverberi di luce. Al confronto, il vetro normale riflette circa l’8-10% della luce incidente. La differenza tra vetro normale e vetro museale è notevole e chi ha potuto notarla almeno una volta, non utilizza più il vetro standard per le sue cornici.

In che cosa si differenzia il vetro museale senza riflessi abbaglianti dal comune vetro antiriflesso?

Il normale vetro antiriflesso presenta una superficie con un sottile trattamento opacizzante che disperde la luce incidente e quindi riduce al minimo i riflessi diretti. Il vetro museale, invece, presenta una funzione antiriflesso mediante interferenza ottica estremamente resistente ai graffi, in altre parole sono stati applicati sottilissimi strati che filtrano e neutralizzano le onde luminose che lo colpiscono. Questo tipo di trattamento antiriflesso funziona come con le lenti degli occhiali.

Il vetro è quindi quasi invisibile ed è a mala pena riconoscibile all’interno della cornice. La resa cromatica risulta autentica anche in condizioni di luce non proprio ottimali. Con il rivestimento del vetro museale si possono ottenere anche diversi livelli di protezione anti-UV fino al 99%. Così facendo, il vetro museale praticamente invisibile unisce il piacere di ammirare il quadro nei suoi colori autentici a una protezione duratura contro i dannosi raggi UV.

Protezione al 100%? Non esiste

Nonostante sia praticamente invisibile e riduca i riflessi al minimo, anche il miglior vetro museale elimina i riflessi abbaglianti solo per il 99% e non al 100%. Per questo motivo si possono notare sul vetro le fonti di luce diretta. Osservando direttamente il quadro non si nota praticamente nessun riflesso, ma osservandolo di lato si notano alcuni riflessi (pochi). In presenza di fonti di luce diretta, i rivestimenti del vetro creano un riflesso colorato che può tendere al verde o talvolta al blu.

Anche la protezione anti-UV non è totale (100%), tuttavia un vetro dotato di questo tipo di protezione ritarda i processi di scolorimento e ingiallimento. Perciò, nonostante l’utilizzo di vetri anti-UV gli ambienti dei musei sono anche in penombra e privi di luce solare. Ma una cosa è certa: rispetto al vetro normale, il vetro museale presenta un enorme vantaggio in termini estetici e di conservazione!

Un suggerimento: se per te la protezione anti-UV viene prima di tutto, il comune vetro acrilico rappresenta un’alternativa conveniente al vetro museale. Il vetro acrilico, infatti, offre anche un’alta protezione anti-UV, pari al 90%, come già nel vetro museale anti-UV di categoria superiore.

Consiglio per gli acquisti: il vetro museale UV 70

Per molte persone che amano l’arte, il prezzo elevato del vetro museale rappresenta ancora un ostacolo nella scelta di questa soluzione di livello superiore. Perciò in passato il vetro museale veniva utilizzato soltanto per incorniciare opere d’arte di valore. Tuttavia, con il passare degli anni è cresciuto il numero di aziende che hanno introdotto sul mercato nuove tecniche di produzione, contribuendo a migliorare la qualità e allo stesso tempo rendendo conveniente questo vetro dedicato a tutte le persone appassionate d’arte. Contemporaneamente si sono ridotti notevolmente anche i costi di produzione e oggi i prezzi sono diventati accessibili anche per i clienti privati. Così, oltre alla protezione offerta per la conservazione delle opere, il vetro museale è diventato un’interessante soluzione alternativa rispetto al comune vetro antiriflesso e viene sempre più utilizzato anche per incorniciare stampe artistiche e fotografie.

Un suggerimento: il vetro museale UV 70 rappresenta il miglior compromesso tra prezzo e qualità e ti consente di avere un vetro bianco con funzione antiriflesso mediante interferenza ottica, dotato di protezione anti-UV di alto livello. Il vetro museale UV 70 viene già proposto da tanti marchi, presenta una funzione antiriflesso di ottimo livello e offre un’eccellente brillantezza. Anche se non presenta una protezione di tipo conservativo è comunque molto più conveniente dei vetri museali UV 90 o UV 99 con funzione antiriflesso simile.

5.1 Che cosa significa “funzione antiriflesso mediante interferenza ottica”?

I vetri con funzione antiriflesso mediante interferenza ottica difficilmente riflettono la luce poiché le loro superfici sono state trattate. Le tecniche di produzione sono diverse: alcune aziende che fabbricano vetro trattano le superfici con acidi o rulli per irruvidirle in maniera impercettibile, altre aziende, invece, rivestono il vetro con pellicole sottilissime. Questi strati impediscono a determinate onde luminose di raggiungere l’occhio. Così, chi osserva il quadro distingue a mala pena il vetro quasi invisibile all’interno della cornice. Lo speciale rivestimento antiriflesso riduce al minimo (circa 1%) i fastidiosi riverberi di luce.

Vantaggi e svantaggi del vetro museale
Vantaggi Svantaggi
praticamente invisibile rischio di rottura
resistente ai graffi piuttosto costoso
funzione antiriflesso mediante interferenza ottica peso elevato per dimensioni più grandi
altissima capacità di trasmissione della luce riflesso di colore neutro, tendente al verde o al blu
colori brillanti e fedeli all’originale
protezione anti-UV in diversi livelli (fino al 99%)
(incorniciatura conservativa)
principalmente vetro bianco

6. Protezione anti-UV nel vetro per quadri

L’argomento “protezione anti-UV” può essere più approfondito in termini scientifici. Ma quali sono gli aspetti più importanti nella scelta del vetro giusto? Oltre alla luce che tutti possiamo vedere, i raggi del sole contengono una parte di luce che non riusciamo a percepire, la cosiddetta luce ultravioletta, meglio conosciuta come raggi UV.

Queste radiazioni UV passano anche attraverso il vetro dei quadri in una percentuale variabile in base alla struttura della lastra di vetro. I raggi UV provocano i danni più gravi nei supporti per quadri di qualsiasi tipo. Se con la luce solare la carta di giornale si scurisce nell’arco di pochi giorni, i tipi attuali di carta e i colori moderni oggi sono più resistenti. Soprattutto nelle zone illuminate dalla luce solare che si trovano di fronte alle finestre, la protezione anti-UV aiuta a conservare la stabilità dei colori nel tempo. Tuttavia, autenticità prolungata dei colori significa soltanto che questi durano più a lungo e non esclude il fatto che il quadro possa subire danni.

Mentre i vetri normali filtrano solo il 40-50% della luce UV, i vetri museali offrono una maggiore protezione anti-UV in diversi livelli che può arrivare fino al 99%.

In ogni caso, però, bisogna sempre ricordarsi di evitare l’esposizione diretta alla luce solare per i supporti dei quadri, in particolare se si tratta di opere d’arte di grande valore. L’azione continua dei raggi del sole, infatti, può causare piccoli danni anche se il quadro viene collocato dietro un vetro che presenta un’elevata protezione anti-UV.

I motivi per i quali vale la pena scegliere un vetro con protezione anti-UV elevata sono tanti: si tratta di proteggere dallo scolorimento o dall’ingiallimento non soltanto pezzi originali di qualsiasi tipo, ad esempio opere d’arte uniche e non riproducibili o documenti difficilmente recuperabili, ma anche tutti quei supporti che hanno per te un valore sentimentale. Inoltre, alcuni materiali e supporti necessitano di una protezione anti-UV perché delicati e in genere sensibili alla luce solare diretta e continua.

Maggiori informazioni su: » Perché i quadri si scoloriscono al sole?

Optium Museum Acrylic®

Con questo vetro acrilico di qualità museale puoi avere un vetro acrilico eccellente che riunisce in sé diverse caratteristiche positive. Il vetro Optium Museum Acrylic® è leggero, infrangibile, con funzione antiriflesso mediante interferenza ottica, antistatico, antigraffio e dotato della massima protezione anti-UV possibile. Per questo è la soluzione perfetta per incorniciature più complesse e di tipo conservativo.

La funzione antiriflesso mediante interferenza ottica assicura una visione straordinaria che rende il vetro praticamente invisibile e restituisce colori, contrasti e contorni preservandone la brillantezza e senza alterarli. I riflessi sono ridotti al minimo (meno dell’1%).

La protezione anti-UV è superiore al 99% e quindi questo vetro acrilico ti offre la massima protezione per il tuo quadro, tenendolo al riparo dai dannosi raggi ultravioletti. I colori e la luminosità della tua opera artistica rimarranno al sicuro per molto tempo.

Al contrario del comune vetro acrilico, questo vetro museale è antistatico e quindi perfettamente indicato per opere d’arte con superfici delicate. In tal caso, infatti, non attira particelle di gessetto e carboncino né eventuali pigmenti sciolti, staccandoli dal quadro. Nemmeno le più sottili particelle di polvere di legno e di foglia d’oro della tua cornice barocca resteranno attaccate a questo vetro.

Rispetto al comune vetro acrilico questo tipo di vetro si differenzia anche per la superficie esclusiva, estremamente resistente ai graffi. Se anche alla minima abrasione qualsiasi altro vetro sintetico riporta graffi irreparabili, questo vetro Optium non subisce alcun danno e quindi è estremamente resistente alla pulizia eseguita con panni di tessuto e detergenti.

I bei ricordi dovrebbero durare tutta la vita - con il vetro Optium Museum Acrylic® puoi conservarli a lungo anche tu. Guarda il video qui sotto e scopri perché!

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8. Vetro di sicurezza temprato (ESG) e accoppiato (VSG)

La sigla ESG indica un vetro di sicurezza monolastra [in tedesco Einscheibensicherheitsglas], noto in particolare per i finestrini laterali delle auto, le porte di vetro e le porte per docce. Si tratta di un vetro molto robusto e resistente agli urti. In caso di rottura, il vetro ESG si riduce in piccoli pezzi che impediscono di ferirsi. Un aspetto non propriamente positivo è il peso elevato: a causa della sua struttura multistrato, il vetro ESG ha uno spessore di 4 mm che equivale al doppio del vetro comune, anche in termini di peso. Questa struttura più massiccia e il peso maggiore rendono il vetro ESG troppo pesante e troppo spesso per varie cornici. Inoltre, anche la sua lavorazione risulta più difficoltosa, perciò questo vetro viene utilizzato per le cornici solo di rado.

Il vetro VSG è un vetro accoppiato di sicurezza. Al contrario del vetro ESG, in caso di frattura questo vetro non si riduce in piccoli pezzi bensì rimane intero. La pellicola incorporata nel vetro, infatti, gli impedisce di ridursi in singoli frammenti e schegge. Il vetro VSG viene utilizzato, ad es., per i parabrezza delle auto. Come vetro accoppiato di sicurezza per cornici, nei musei è diventato rinomato il Mirogard Protect di Schott che protegge i quadri perfino in casi di vandalismo, evitando i danni dovuti a eventuali schegge.

I vetri ESG e VSG sono utilizzati principalmente negli luoghi pubblici, dove è necessario escludere il pericolo che le lastre di vetro danneggiate e le loro schegge o frammenti rappresentano per le persone e per le opere artistiche.

Vetro per una protezione antincendio

Cornici classe B1 Alpha

Il vetro delle cornici è un argomento da non sottovalutare anche per quanto riguarda la protezione antincendio preventiva. Soprattutto le istituzioni pubbliche sono sempre più spesso tenute a dotarsi di cornici ignifughe che rientrano nella classe di reazione al fuoco B1, nelle vie di fuga addirittura di classe A1. Sul nostro sito puoi acquistare anche diverse cornici certificate con protezione antincendio, però dotate esclusivamente di vero vetro a rischio di rottura oppure di vetro ESG, costoso e pesante. Il vetro vero e proprio è di origine minerale e come le cornici in alluminio è per sua natura ignifugo. Il vetro acrilico infrangibile e leggero che spesso viene richiesto per i locali destinati al pubblico, invece, essendo realizzato con materiale plastico è ovviamente infiammabile e sviluppa un intenso fumo tossico, perciò non può essere certificato antincendio.

Le istituzioni pubbliche, quindi, devono affrontare il dilemma delle stampe che spesso richiedono cornici ignifughe e vetri infrangibili, cosa impossibile nella maggior parte dei modelli. Il vetro ESG, poi, essendo pesante, di spessore elevato e costoso e non una soluzione standard, viene proposto soltanto per poche cornici con protezione antincendio.

Panoramica dei vetri per quadri

Particolari del prodottoVetro standardVetro antiriflessoVetro sinteticoVetro museale
con trattamento opacizzante (senza riflessi)polistirene (PS)acrilicoacrilico, con funzione antiriflessoUV 70UV 92UV 99
Fedeltà all’originale
buona**
buona se il vetro è posizionato direttamente sul quadro
sufficiente
buona
ottima
ottima
ottima
ottima
Protezione anti-UV
scarsa (45%)
scarsa, di poco superiore al 45%
in alcuni casi, se rivestito
in alcuni casi, se rivestito
altissima
70%
92%
99%
Funzione antiriflesso mediante interferenza ottica
Resistenza ai graffi
Riflessionelucidoopacolucidolucidominima***minima***minima***lucido
Base di vetro bianco****trasparentetrasparentetrasparente
Spessore2 mm2 mm1-2 mm*****2 mm2 mm2 mm2 mm2-3 mm*
Pesopesantepesanteleggerissimoleggeroleggeropesantepesantepesante
Attrazione della polvere (carica elettrostatica)
Resistenza al fuoco
Resistenza alla rottura

* Nielsen: ClearColorUV99 da 2,5 mm, Roggenkamp principalmente da 3 mm
** Se viene utilizzato il vetro float si potrebbe percepire una leggera sfumatura di verde nell’ambito delle tonalità di bianco.
*** Il colore dei riflessi può tendere al verde o al blu a causa del rivestimento ed è visibile in caso di forte illuminazione diretta.
**** Mira utilizza vetro bianco in via eccezionale
***** I marchi più economici utilizzano polistirene sottile, tuttavia Klüber, Larson-Juhl, Mira etc. utilizzano polistirene dello spessore di 2 mm.

Consigli per la pulizia

Prima di passare all’incorniciatura ti raccomandiamo di pulire i vetri dei tuoi quadri, ad eccezione dei vetri sintetici. Per il vetro standard o antiriflesso e anche per i vetri ESG e VSG è consigliabile l’uso di comuni detergenti per vetri o anche della sola acqua. Fondamentalmente c’è poco da sbagliare, questo vetro è come quello delle finestre.

Il vetro museale è dotato di un rivestimento sul quale si possono facilmente notare eventuali residui di detergente. In tal caso è bene pulire il vetro utilizzando solo acqua pulita e aggiungendo una piccola dose di alcol, se necessario. Oppure puoi lucidare i vetri a secco, utilizzando un panno morbido.

Il vetro sintetico, invece, è abbastanza delicato e in tal caso per la pulizia devi evitare l’uso di detergenti a base di alcol o solventi oppure di prodotti abrasivi. Per questo vetro utilizza acqua pulita e un panno di cotone o microfibra asciutto o leggermente inumidito, ancora meglio un detergente speciale per vetro acrilico abbinato a panni antistatici.

Per concludere possiamo dire che i vetri non sono tutti uguali e presentano grandi differenze in termini di effetto finale e funzionalità. Per la maggior parte delle cornici e per le normali esigenze è perfettamente sufficiente il comune vetro standard. Per ridurre i riflessi intensi si può ricorrere a un semplice vetro antiriflesso, che tuttavia implica anche alcuni svantaggi. In presenza di luce solare diretta è preferibile scegliere un vetro acrilico (antiriflesso) o meglio ancora un vetro museale anti-UV.

Un suggerimento: dal confronto fra tutti i tipi di vetro per quadri ti consigliamo il vetro museale UV70. Si tratta di un vetro ancora non troppo costoso come i vetri museali con protezione anti-UV a partire dal 90%, tuttavia offre una molteplice funzione antiriflesso e consente di ottenere una maggiore qualità dell’incorniciatura. Anche se questo vetro di altissima qualità richiede una spesa extra, dovrai affrontarla solo una volta, mentre il piacere e la gioia di vedere i colori riprodotti senza alterazioni e la certezza di proteggere il tuo quadro nel tempo, durano a lungo.

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