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La cornice che fa "galleggiare" l'immagine

La cassetta americana

Che cos’è una cassetta americana? Come suggerisce il nome, questa invenzione ci arriva d’oltreoceano. Gli anglosassoni la chiamano “canvas floater frame” poiché è specificamente concepita per le tele (“canvas”) su telaio, che sembrano “galleggiare” dentro alla cornice, alla quale sono fissate dal retro.

In italiano è più raramente detta scatola americana o, usando un chiaro anglicismo, “cornice galleggiante”. In questo tipo di cornice l’asta che nei modelli tradizionali funge da battente a cui la cornice stessa è fissata dalla parte anteriore, diventa la parte posteriore. Quanto al termine “cassetta”, così come il sinonimo “scatola”, non è certo un caso se lo si applica a questo tipo di incorniciatura in cui, poiché il montaggio si effettua dal retro, il quadro sembra essere stato messo in una scatola.

Esistono tre diversi modelli di cassetta americana sul mercato: il profilo a L, quello sicuramente più diffuso, il profilo a gradini e il profilo affusolato. Il vantaggio del profilo a L è di poter scegliere liberamente la larghezza dello spazio tra tela e l’asta della cornice. Convenzionalmente questo spazio è di almeno un mezzo centimetro e al massimo di un centimetro e mezzo, a seconda delle dimensioni dell’opera da incorniciare e delle preferenze estetiche personali. Possiamo dunque generalizzare dicendo che il margine dovrà avere una media di 1 cm di larghezza. Lo svantaggio sarà invece che, al momento del montaggio, ci si dovrà assicurare che il soggetto si trovi in posizione centrale e che i quattro margini abbiano la stessa larghezza. Per ottenere ciò, ti consigliamo di usare dei cunei distanziatori. Se questa operazione non è necessaria per gli altri due modelli, nei quali il dislivello presente nella struttura stessa permette di fare a meno dei cunei, ci sarà però l’inconveniente di avere un divario di una larghezza predeterminata tra soggetto e cornice, perdendo così la libertà di scegliere l’effetto preferito. D’altronde, questi due modelli suggeriscono in maniera meno evidente la profondità del telaio. Se stai riflettendo alla possibilità di usare la cassetta americana, perché vuoi rendere visibili i fianchi del telaio, ti consigliamo allora di optare per una cassetta con profilo a L. I bordi della tela verranno valorizzati ancora di più se si lascia uno spazio sufficientemente largo su entrambi i lati (tra 1 e 1,5 cm). Detto questo, a prescindere dal tipo di profilo scelto, la cassetta americana creerà comunque l’effetto di galleggiamento evocato poc’anzi.

Cassetta americana Metropolitan di Nielsen

Una cornice dalla storia recente

Le cornici che potremmo definire “convenzionali”, per il loro frequente uso, hanno alle spalle una lunga storia. A partire dalla fine del Medioevo fino ai nostri giorni, dalle cornici riccamente ornate del Rinascimento fino ai modelli senza orpelli dell’epoca contemporanea, passando per i diversi stili neoclassici e la cornice bianca degli impressionisti, quello che tutte le cornici hanno in comune è l’assemblaggio di listelli che andranno posizionati sul soggetto. Il battente, la scanalatura nel profilo contro il quale si posizionerà il soggetto da incorniciare, è sin dal Cinquecento una costante dell’incorniciatura tradizionale. Rispetto ai cinque secoli di storia dei modelli a battente, la cassetta americana è decisamente il nuovo arrivato sulla scena.

I limiti della cassetta americana

Siccome questo tipo di incorniciatura non è dotata di vetro, sconsigliamo l’uso di questa cornice per soggetti per cui è necessario un vetro al fine di proteggerli dall’aria ambiente e dai raggi ultravioletti, presenti nella luce naturale. Inoltre, per ridurre al minimo gli effetti della luce, se si è deciso di optare comunque per una cassetta americana, è consigliabile non appendere la cornice su una parete esposta alla luce diretta del sole.

Eppure...

L’assenza di protezione diventa, invece, chiaramente un vantaggio se si desidera mettere in valore la trama del tessuto del soggetto da incorniciare. Pur essendo trasparente e quindi “invisibile”, il vetro, in effetti, porta a un appiattimento dell’immagine e, dunque, a una perdita dei rilievi dell’opera.

Riassunto

La cassetta americana non solo mette in risalto la tela stessa, ma anche il supporto, il telaio, di cui i lati restano visibili, soprattuto se ci si attiene alla regola del divario di 1 cm, come consigliato poco sopra. Questo tipo di cornice è quindi particolarmente adatto, a causa del suo spessore, a tele montate su telai e a stampe laminate su supporti rigidi. Il legno o l’alluminio sono le due grandi categorie a disposizione, ognuna con una varietà notevole di profili, colori e rifiniture. Scopri le cassette americane sul nostro online shop!

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